E' uno dei numerosi casi in cui l'amore tra due coniugi
viene fortemente messo alla
prova dalla morte di uno dei due. Nel mito in questione a perdere la vita e'
la moglie
Euridice, che morsa da un serpente viene
portata negli inferi. Il povero Orfeo non rassegnandosi alla morte della donna
riesce, grazie alla soavità della sua musica, ritenuta secondo la tradizione
capace di far muovere persino le pietre, a convincere Persefone e il tenebroso
marito a ridare la vita ad Euridice. Gli dei pur avendo acconsentito alla amorevole
richiesta pongono delle regole secondo le quali nel passaggio dall'oltretomba
alla terra Orfeo non doveva assolutamente voltarsi o le sue richieste sarebbero
state vane. Orfeo per timore che la donna non lo stesse seguendo si volto' senza
badare agli avvertimenti degli dei e definitivamente perse la moglie. La storia
si trova in Apollodoro, Biblioteca I, 3, (2), Igino e Ovidio,
Metamorfosi
IV, 53 sgg.