Oggi in tutta la didattica, sia quella tradizionale che quella supportata da
tecnologie telematiche, sta crescendo l'interesse verso la tecnologia del RLO
(Reusable Learning Object) o semplicemente LO (Learning Object).
Le radici del LO "sono nel paradigma della programmazione
object oriented usata nel settore informatico, dove vengono creati componenti
("objects") indipendenti l'uno dall'altro, che possono essere riutilizzati in
contesti diversi grazie al loro riassemblaggio di volta in volta nuovo a seconda
delle esigenze e dell'obiettivo da perseguire. (Dahl & Nyagaard, 1966)
Tale tendenza nasce dalla necessità di standardizzare e rendere riutilizzabile
il materiale formativo al fine di progettare percorsi formativi curriculari
e individuali flessibili in base alle esigenze di un utente, suddivisibile in
unità formative autosufficienti, autonome e aggregabili sulla base di
nuove e diverse esigenze, consentendo così di ammortizzare i costi elevati
della progettazione didattica dei materiali per la formazione basata sulle nuove
tecnologie." 1
Come potremmo definire un Learning Object?
Negli anni si sono avute numerose definizioni, non condivise da tutti. Vi presento
solo alcune delle più accreditate ed autorevoli in letteratura:
- L’LTSC (
Learning Technology Standard Commette ) definisce i learning object come "ogni
entità digitale o non digitale che può essere utilizzata, riutilizzata
o indicata come riferimento durante l’apprendimento supportato dalle nuove
tecnologie" (any entity, digital or non-digital, which can be used,
re-used or referenced during technology supported learning).
- David Wiley considera la precedente definizione troppo ampia e definisce
i LO come "ogni risorsa digitale che può essere riutilizzata per
supportare l'apprendimento" 2. Dunque nel Learning
Object è inclusa qualsiasi risorsa che può essere erogata attraverso
la rete: immagini digitali, video o audio in streaming o live, testi non troppo
lunghi, animazioni, piccole applicazioni erogate dal Web, come può
essere un java-calculator, pagine web che combinano testo, immagini e altri
media al fine di erogare contenuti formativi.
- Wisconsin Online Resource Centre I Learning objects rappresentano
un nuovo modo di concepire l’apprendimento. Tradizionalmente I contenuti sono
proposti utilizzando numerose unità orarie. I LO sono unità
d’apprendimento più piccole che vanno dai 2 ai 15 minuti. Sono totalmente
indipendenti l’uno dall’altro, sono riutilizzabili (ogni LO può essere
utilizzato in contesti diversi per scopi diversi), possono essere raggruppati
in insiemi di contenuti più ampi fino ad arrivare alle strutture dei
corsi tradizionali. In più ogni LO contiene informazioni descrittive
che lo rendono facilmente rintracciabile tramite ricerca. "Learning objects
are a new way of thinking about learning content. Traditionally, content comes
in a several hour chunk. Learning objects are much smaller units of learning,
typically ranging from 2 minutes to 15 minutes. Are self-contained - each
learning object can be taken independently. Are reusable - a single learning
object may be used in multiple context for multiple purposes. Can be aggregated
- learning objects can be grouped into larger collections of content, including
traditional course structures. Are tagged with metadata - every learning object
has descriptive information allowing it to be easily found by a search" Il
LO è quindi una risorsa, sia digitale che non digitale, che può
essere usata, ri-usata e consultata nell’ambito delle diverse fasi del percorso
formativo.
Ma intuitivamente possiamo dire che un learning object é una
risorsa didattica "modulare" erogabile a distanza, utilizzabile su più
piattaforme ed in diversi formati con la possibilità, una volta archiviato
l’oggetto di apprendimento, di riusarlo all’infinito, con enorme risparmio di
tempo e di denaro. Organizzando opportunamente sequenze di vari LO si giunge
ad un percorso formativo "personalizzato". Il LO deve essere costruito
per aiutare chi apprende a raggiungere specifici obiettivi didattici.
Caratteristiche di un Learning Object
Le caratteristiche essenziali che un LO deve necessariamente avere sono la
combinazione e la granularità. Per combinazione si intende
la possibilità dei computer agents 3 di comporre in modo semplice,
efficace, automatico e dinamico lezioni, anche personalizzate a seconda delle
esigenze del singolo utente. Per granularità si intende la durata e quindi
le dimensioni che deve avere un LO. Su questo tema si dibatte ancora: c’è
chi sostiene che i LO debbano durare dai cinque ai quindici minuti, chi invece
sostiene che la durata media di un LO debba essere di un’ora. Dalla combinazione
e dalla granularità conseguono altre caratteristiche, ovvero un Learning
Object deve essere Condivisibile, Riutilizzabile, Digitale, Modulare, Portabile,
Facilmente rintracciabile.
Quali i vantaggi dei learning objects per chi apprende? E’ modellato
sulle esigenze di chi apprende (Just for you ) è facile da raggiungere
(Just in time) e prende solo quello che serve (Just enough )
Esempi di LO:
Per reperire facilmente i LO in Internet vi sono I REPOSITORIES
Un esempio particolarmente interessante: MERLOT: http://www.merlot.org/Home.po
Un elenco di repositories: Università del Texas (S.Antonio): http://elearning.utsa.edu/guides/LO-repositories.htm
Sitografia per chi volesse approfondire:
- Fini, A.: Learning Objects: Standard e confronto di piattaforme e metodologie
educative, Tesi di laurea in "Formatore Multimediale", Facoltà
di Scienze della Formazione, Università degli studi di Firenze, 2003,
reperibile on line all’indirizzo: http://www.sinap.it/anto/tesi_fini.pdf
- Sito IEEE per i LOM: http://ltsc.ieee.org/wg12/index.html
Polsani, P. "Use and Abuse of Reusable Learning Objects", in Jurnal
of Digital Information, Volume 3 Issue 4, Artiche No.164, 19/02/2003-
reperibile on line all’indirizzo: http://jodi.ecs.soton.ac.uk/Articles/v03/i04/Polsani/
- Wiley, D. (2000), Connecting learning objects to instructional design
theory: A definition, a metaphor, and a taxonomy in D.A. Wiley (Ed.),
The Instructional Use of Learning Objects: Online Version (Online),
sul Web all’URL: http://reusability.org/read/chapters/wiley.doc
- ... ignari di essere al centro del dibattito: se andassimo a vedere cosa
si muove nelle scuole intorno al tema dell'uso dei Learning Object nella didattica,
http://www.educa.ch/dyn/140533.htm
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1. G. Rita (Jose) Mangione, M. Chiara Pettenati, M. Masseti
2. Wiley, David A., Connecting learning objects to instructional
design theory: a definition, a metaphor, and a taxonomy, p. 7, in D. A. Wiley
(Ed.), The Instructional Use of Learning Objects. Bloomington, InAssociation
for Educational Communications and Technology. 2000.
3. Agenti del computer, organizzano i corsi on-line