Apollodoro, Biblioteca II,

LA CATTURA DEL CANE CERBERO


Ed egli trovatolo sulle porte dell'Acheronte, stretto nella sua corazza e coperto dalla pelle del leone, afferrata la testa con le mani, non lo lasciò andare finché non lo calmò, sebbene punto dal serpente che aveva nella schiena. Allora avendolo preso lo fece uscire attraverso Trezene facendo la salita. Eracle lo mostrò a Euristeo ma poi lo riportò nell'Ade.