Abbiamo visto che all'interno della tag <font> veniva specificato il parametro: color="#23A8B6" o qualcosa di analogo. Andiamo a vedere con maggior dettaglio come sono composti questi codici. Sono sempre preceduti dal carattere # (numero o cancelletto, come lo si vuole chiamare) seguito da 6 caratteri. Questi caratteri vanno presi a coppie di 2 e rappresentano rispettivamente: le intensità di Rosso, Verde e Blu (RGB) espresse in numeri esadecimali. Se già conoscete i numeri esadecimali, potete passare oltre. Per gli altri segue una piccola spiegazione. I numeri esadecimali sono numeri in base 16. Come nei numeri decimali (in base 10) in cui ogni cifra può avere 10 valori diversi che vanno da 0 a 9, in quelli esadecimali ogni cifra può avere 16 valori diversi, da 0 a 15. I primi 10 valori vengono rappresentati con un carattere numerico, da 0 a 9, come nei numeri decimali. Gli altri 6 valori vengono rappresentati con un carattere alfabetico: A (10), B (11), C (12), D (13), E (14), F (15). Come si fa a rappresentare il numero 16? Con i numeri decimali lo stesso problema si pone con il numero 10; cioè, se si vuole avere il numero successivo a 9, si incrementa la cifra precedente e si riporta a 0 la cifra che ormai a raggiunto il valore massimo. Nel caso del numero 9, la cifra precedente è 0 che diventa 1. Per il numero 16 in notazione esadecimale si procede in maniera analoga: per avere il numero successivo ad F si incrementa la cifra precedente che diventa 1 e si riporta a zero la cifra corrente. Per cui dopo il numero F (15) viene il numero 10 (16). Tra parentesi è stato riportato il corrispondente valore decimale. È sicuramente un numero esadecimale un numero in cui compaiono le lettere A-F. Così è un numero esadecimale il numero 3A. Ma potrebbe essere esadecimale anche un numero composto solo di caratteri numerici come il numero 10 che corrisponde al valore esadicimale 16. Spesso si usano delle convenzioni per meglio chiarire se ci si sta riferendo ad un numero decimale o ad uno esadecimale. Per esempio è diffuso aggiungere prima o dopo il numero la lettera H quando ci si riferisce agli esadecimali. Per cui senza ambiguità si può scrivere: 10H = 16 A differenza del computer, noi siamo abituati a ragionare con i numeri decimali per cui spesso abbiamo bisogno di convertire un numero esadecimale in decimale. Per esempio il numero 3A a quale numero decimale corrisponde. Facile: 58. Come ho fatto? Ho moltiplicato il la cifra 3 per 16 e ho sommato 10 (che corrisponde ad A). Questo è un procedimento generale per i numeri a due cifre, del tipo, cioè XY. Quindi: Valore decimale = 16 * X + Y Il più grande numero esadecimale a due cifre è FF che corrisponde al decimale 255. Per cui possiamo dire che con due cifre esadecimali possono essere rappresentati 256 valori diversi, da 0 a 255. L'operazione inversa, cioè la conversione di un decimale in esadecimale è leggermente più complessa perchè bisogna ricorrere all'operazione di divisione. Si divide il numero decimale per 16; la parte intera è la prima cifra, il resto è la seconda cifra. Così il numero decimale 78 diviso 16 dà 4 con il resto di 14. Quindi il numero esadecimale corrispondente è 4E. Uno dei motivi per cui si usano i numeri esadecimali è che essi sono molto più compatti. Molte calcolatrici hanno la funzione di conversione esadecimale -> decimale e viceversa. Ha questa funzione anche la calcolatrice scientifica di windows. Ritorniamo allora ai codici di colore. Essi possono essere sintetizzati con la notazione: #RRGGBB dove RR, GG e BB rappresentano rispettivamente le intensità di rosso, verde e blu in esadecimale. Quindi il loro valore può variare da 00H a FFH e cioè da 0 a 255 in decimale. Il codice #FF0000 (il massimo dell'intensità del rosso, il minimo per gli altri componenti) rappresenta il rosso puro. Ma è rosso anche il codice #FF1010, leggermente meno intenso del precedente. Il bianco è dato dal codice #FFFFFF, cioè con tutti componenti con la stessa intensità massima. Il nero è dato da #000000. Se tutte le componenti del codice sono uguali avremo varie scale di grigi; ad esempio è un grigio molto chiaro il numero #E0E0E0. I colori diversi rappresentabili dal un codice sono in tutto 16.777.216 e cioè 256 elevato al cubo. Quando abbiamo scelto il colore che preferiamo, come si fa a trovare il corrispondente codice? Molti programmi di grafica hanno una tavolozza dei colori di cui vengono date le 3 componenti RGB e spesso ne viene data anche la corrispondente notazione esadecimale. L'editor HTML Dreamweaver permette di scegliere il colore in una tavolozza e ne assegna automaticamente il codice. Un altro modo di assegnare il colore è quello di indicarli con un nome convenzionale, purtroppo in inglese. Ad esempio possiamo scrivere: <FONT color=white> Nella seguente tabella le definizioni inglesi e relativi codici.
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