Inizia con questo articolo la collaborazione di Marcello
Missiroli a docenti.org.
Marcello insegna matematica. È membro fondatore e vicepresidente
del Linux User Group dell'Emilia Romagna (ERLUG, http://erlug.linux.it).
I suoi interessi spaziano dalle lingue straniere, alla musica,
ai giochi di ruolo (non quelli per computer, però!). |
Ci sono molte buone ragioni per adottare
Linux come sistema operativo client o server; nel caso della scuola,
le buone ragioni sono più numerose che in altri:
- Fattore economico: la scuola in generale e la scuola italiana
in particolare non nuotano nell'oro. Sarà sempre più
necessario ridurre i costi, specie in vista della, vera o presunta,
autonomia. In "circostanze normali", una stazione di lavoro
(per un esempio: Windows 98/ME + Office + compilatori + programmi
grafici) può richiedere fino a 2.000.000 Lit. di software,
da moltiplicare per il numero dei computer disponibili. I costi
sono elevati anche nel caso dei piccoli istituti, e decisamente
intollerabili per le scuole di grandi dimensioni. La soluzione
più diffusa consiste nell'installare programmi illegali
con la complicità di rivenditori di pochi scrupoli e
sperando che la Guardia di Finanza chiuda, benevola, un occhio.
Un'installazione standard per Linux, con StarOffice (1),
Gimp (2) e gcc (3) costa
al massimo 100.000 Lit., indipendentemente dal numero di macchine.
Lo stesso vale, con differenze di costo ancora più marcate,
per l'ambiente server.
- Fattore ecologico: Linux ha la ben nota capacità di
consentire, pur se con qualche rinuncia, un buon livello operativo
anche con macchine ritenute drammaticamente obsolete (i 486
o i vecchi Pentium con 16 MB di RAM). Non è pensabile,
per una scuola, rinnovare completamente il parco macchine ogni
2-3 anni per adeguarsi alle ultime novità in fatto di
sistema operativo o programmi applicativi. Installando software
libero, sarebbe possibile liberare gran parte delle risorse
ora destinate a prodotti proprietari per altri scopi (libri,
hardware, ...stipendi?).
- Fattore etico: l'idea di affidare ogni aspetto dell'informatizzazione
della scuola e della società civile ad una sola ditta,
la Microsoft, riesce piuttosto sconcertante. Per questo, è
opportuno che tutti (studenti, professori e altri operatori)
abbiano coscienza non solo che computer non vuole dire
necessariamente Microsoft, ma che esistono diverse alternative
di pari e, in certi casi, migliore qualità anche se
gratuite.
- Fattore didattico: Linux sembra fatto apposta per la didattica.
La disponibilità di materiali, la possibilità
di lavorare direttamente sul codice sorgente, gli strumenti
standard per la realizzazione del software lo rendono la scelta
migliore per comprendere cosa significhino davvero informatica
e Internet.
- Fattore pratico e di sicurezza: anche se non è un aspetto
primario, l'adozione delle tecnologie Linux permette di controllare
meglio l'operato degli studenti e di limitare la loro propensione
alla distrazione durante le ore di scuola.
Purtroppo, la strada per l'adozione di Linux è lunga e,
specie all'inizio, irta di difficoltà. Occorre essere consapevoli
di tutti gli ostacoli prima di lanciarsi in battaglie contro i
mulini a vento.
- Inerzia: gli esseri umani tendono ad adagiarsi sull'esistente.
Per questo motivo, tutte le volte che si propongono novità
o cambiamenti di abitudini consolidate, ci si sente dire da colleghi
e tecnici: ``Perché mai, dato che il prodotto X lo fa già?'';
oppure ``Benissimo, fate pure: io non ne so nulla né voglio
capirci nulla.''
- Burocrazia: anche se, negli ultimi anni, qualcosa è
cambiato, l'assetto burocratico della pubblica amministrazione
non va per nulla sottovalutato. L'acquisto di un calcolatore,
la realizzazione di una rete interna, la connessione a Internet
significano pratiche che possono richiedere decine di passaggi,
tre preventivi a tre diverse ditte, l'approvazione da parte
del dirigente scolastico e di quello amministrativo, del collegio
dei docenti, del consiglio d'istituto...
- Assistenza tecnica: il software commerciale fa dell'assistenza
e del supporto uno dei suoi cavalli di battaglia. Di fatto,
però, ben pochi telefonano all'help desk Microsoft per
sapere come funziona il copia e incolla. Nel caso del software
libero, o Open Source, lo stato attuale è molto diverso:
spesso le istruzioni sono parziali e approssimative; possono
verificarsi incompatibilità impreviste e improvvise.
In situazioni come queste capita di trovarsi a terra. Tutti
i problemi (o quasi) possono essere risolti chiedendo aiuto
su Internet, ma al prezzo di dover attendere 1-2 giorni per
trovare una soluzione.
- Ignoranza: purtroppo, la stragrande maggioranza degli operatori
di settore conosce poco o nulla di Linux e degli argomenti correlati.
I tecnici di laboratorio di solito sanno qualcosa di Windows,
ma nulla di Internet, di reti, di Unix, e di molto altro. Tra
i rivenditori e tra chi garantisce l'assistenza esterna la situazione
è più o meno la stessa. Molti ignorano perfino
che esiste la possibilità di vendere computer senza Windows
preinstallato.
- Richiesta di prodotto ``mainstream'': si tratta della argomentazione
forse più insistente, e alla quale è più
difficile rispondere. Alla possibilità di lavorare con
Linux si obietta che "tutti usano Windows'' (oppure Office,
Photoshop, NT... fate voi); quindi, è opportuno che i
ragazzi imparino i prodotti standard, e non qualche altra, oscura,
"seconda scelta''. Il punto essenziale è, invece, che
occorre insegnare le funzionalità dei programmi, senza
ridurre gli studenti a puri esecutori di comandi. Lo scopo della
scuola non è addestrare, ma formare ed istruire.
- Mancata percezione dei vantaggi: un ostacolo molto grave all'introduzione
di Linux nella scuola, anche se spesso inespresso, è
la mancaza della percezione dei vantaggi da parte dell'amministrazione
e dell'utenza. Si tratta di un problema di marketing interno
difficilmente risolvibile.
A queste considerazioni se ne deve aggiungere un'altra, e forse
è la più importante di tutte: nella scuola non esiste
alcuna forma di motivazione o di incentivo che possa ripagare
dello sforzo compiuto chi ha le competenze e la voglia di sperimentare
ed innovare. Capita di passare ore e ore ad installare Linux,
configurare reti, preparare testi per insegnare ai ragazzi come
utilizzare questo "strano" sistema operativo, e tutto gratis et
amore. Non c'è da aspettarsi neppure ringraziamenti. Per
questo motivo, occorre essere forti e preparati. In ogni caso,
e tutto considerato, i vantaggi superano di molto gli svantaggi.
(1)
StarOffice (ora rinominato OpenOffice) è una 'suite',
ovvero una serie di programmi coordinati, che realizzano le stesse
funzionalità di altre 'suite' commerciali (la più
famosa è ovviamente la suite Office di Microsoft).
StarOffice è composto da programmi per il WordProcessing,
per il foglio di calcolo automatico, per il disegno, la navigazione
e la posta elettronica internet e (in parte) base di dati relazionali.
Tre caratteristiche lo rendono particolarmente interessante:
- è del tutto gratuito (e presto anche OpenSource) e
scaricabile da Internet;
- è disponibile sia sotto Windows che sotto Linux e altri
dialetti Unix;
- ha un buon supporto in Italiano (manuali, correttore ortografico
ecc.).
StarOffice, nella versione 5.2 (è stata annunciata ed
è disponibile in versione beta la release successiva) è
però un programma un po' pesante: si consiglia di utilizzarlo
solo a partire dai 64Mb di memoria in su: www.openoffice.com.
(2)
Gimp (GNU Image Manipulation Program) è un programma
OpenSource che realizza le stesse funzionalità (e, in certi
casi, è anche superiore) di programmi di elaborazione di
immagini commerciali, quali Adobe Photoshop e Corel PhotoPaint.
E' disponibile per tutti i dialetti Unix, compreso ovviamente
Linux e, ancora a livello di beta, per la piattaforma Windows.
E' prossimo il rilascio della versione 1.2: www.gimp.org.
(3)
gcc è un compilatore (taluni dicono "il" compilatore)
che "traduce"i programmi scritti in linguaggi di programmazione
come C e C++ in codice eseguibile dal calcolatore. Al contrario
di altri prodotti integrati (es: il compilatore C della Borland),
gcc va eseguito in modalità testo. Per questo motivo, esistono
diversi ambienti progettati per facilitarne l'uso e integrarlo
con altri strumenti (il più famoso è kdevelop, il
più semplice xwpe). E' disponibile una versione per il
mondo Windows (DJCPP): www.gnu.org
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